Commedia scritta agli inizi del 1917 dal grande poeta, scrittore e drammaturgo italiano Luigi Pirandello (Agrigento 28/06/1867-Roma 10/12/1936), premio Nobel per la letteratura nel 1934, ‘Pensaci, Giacomino!’ riporta alla luce quelli che sono sempre stati gli immortali luoghi comuni e schemi narrativi che hanno caratterizzato l’autore; l’incapacità dello Stato di riuscire a gestire il valore delle singole persone, e la grande contraddittorietà nel suo modo di imporsi sul popolo stesso, vengono infatti riproposti con grande efficacia in quest’opera, come del resto già verificatosi in precedenza.
La commedia è suddivisa in tre atti, ognuno con diversa ambientazione, ed ha come protagonista un vecchio professore ormai pensionato che aspetta pazientemente il momento per vendicarsi dello Stato, colpevole di aver ripagato troppo miseramente il suo lavoro per anni ed anni; per fare ciò, si prefigge di sposare una ragazza molto più giovane di lui, in modo tale che almeno la sua pensione possa un giorno continuare ad essere riscossa da qualcuno e non ritorni nelle casse del fisco.
Trama di Pensaci, Giacomino!
Un bel giorno il professor Toti, anziano insegnante di storia naturale del liceo di una cittadina di provincia ormai ad un passo dalla pensione, desideroso di rivalersi in qualche modo contro lo Stato che lo ha sempre trattato male e remunerato una miseria per il suo lavoro nel corso degli anni, coglie al volo l’occasione giusta per potersi vendicare.
Decide di sposare la giovane Lillina Cinquemani, figlia del custode dell’istituto e già incinta dopo una relazione con con Giacomino Delisi, un suo allievo. Il professore accoglie dunque in casa la ragazza, e con lei il suo bimbo, ormai diventato per lui una vera ragione di vita e di gioia, ma non solo; oltre infatti ad aver evitato con questo suo gesto una sicura perdita di dignità a Lillina ed a tutta la sua famiglia, egli si preoccupa anche di fare da garante con la banca affinché Giacomino (il suo allievo nonché papà del bambino) ottenga un buon posto di lavoro che gli consenta di garantire sicurezza alla famiglia.
Tutto sembra andar bene, tutto pare perfetto, ed il professore è strafelice per questo, fino a quando non scopre il tradimento di Giacomino, nel frattempo innamoratosi di un’altra donna, e si reca subito a casa sua per cercare di farlo riflettere.
Personaggi di Pensaci, Giacomino!
Agostino Toti è un uomo fondamentalmente saggio e di buon cuore, ma cova dentro di se tanto di quel risentimento verso la società, che vive praticamente con l’ossessione di riuscire a trovare un modo per truffare lo Stato, o quanto meno di pareggiare il credito che egli vanta nei suoi confronti, considerandosi un lavoratore serio ma malpagato e dimenticato da tutti. Screditato agli occhi di colleghi ed alunni, il professore si rende conto presto di non poter più insegnare, e decide di sposare la giovane Lillina Cinquemani.
Lillina è una ragazza semplice e molto giovane, non le pare vero che qualcuno all’improvviso le ‘regali’ la certezza di un introito fisso per vivere e per far crescere bene suo figlio Ninì, e non si lascia per niente influenzare o scoraggiare dai tanti giudizi e commenti negativi che riceve dalla gente di paese, contrariamente a quanto invece succede al suo fidanzato.
E veniamo a Giacomino Delisi, ex alunno del professor Toti e padre di Ninì; i suoi rapporti con il suo ex docente sono buoni, ma il fatto che la gente del paese non riesce proprio a digerire questo ‘menage a trois’ che si è creato, e che le tante malelingue si abbattano tutti i giorni anche su di lui, lo rende particolarmente ansioso e scalpitante; ecco il giovane, pur avendo all’orizzonte una vita tranquilla con Lillina ed uno stipendio certo grazie al lavoro in banca che lo stesso Toti gli aveva conseguito, finisce col tradire la sua compagna nonché madre del bambino. Padre Landolina (parroco del paese), il Cavalier Diana (preside della scuola), e Rosaria Delisi (sorella di Giacomino) completano il quadro dei personaggi di questa bellissima opera.
Versione cinematografica di Pensaci, Giacomino nel 1936
Fu negli stabilimenti romani della Cines che si diede inizio alle riprese della versione cinematografica di ‘Pensaci Giacomino’, poi uscita in tutte le sale d’Italia nel Dicembre de 1936, e fu il catanese Angelo Musco ad interpretare per la prima volta il personaggio del professor Toti, avendo come sua compagni di scena la bellissima Dria Paola (pseudonimo di Pietra Giovanna Matilde Adele Pittèo) nel ruolo di Lillina, ed il già promettente Elio Steiner nei panni di Giacomino Delisi.
E’il caso di spendere due parole sull’attore catanese Angelo Musco, siciliano d.o.c., come del resto il paese scelto quale ambientazione della commedia ed il suo autore stesso (Pirandello è di Agrigento); Musco conferisce al personaggio di Toti un carattere vero, cuore gentile ma ribelle, e lo fa riuscendo a commuoversi lui in prima persona e poi il pubblico, davvero un grande attore per una grande opera.